La Torre Saracena di Bellaria è fu fatta costruire dallo Stato Pontificio a seguito delle ripetute incursioni di pirati turchi sulle coste adriatiche, assieme ad altre cinque torri che presiedevano l’area tra Bellaria e il Tavollo ma è l’unica ad essere rimasta. Edificata alla fine del Seicento, ha mantenuto i suoi tre piani con i soffitti a volta, collegati da una scala a chiocciola. All’epoca il presidio di guardia di ogni torre contava su cinque soldati e un comandante armati con le prime armi a polvere da sparo, come archibugi e spingarde. Fondamentale era la campana della torre, che avvisava gli abitanti in caso di pericolo e che potevano trovare rifugio proprio all’interno della Torre Saracena. Dopo la funzione di sorveglianza, la Torre di Bellaria per un periodo divenne una sorta di sanatorio dove venivano messi in quarantena i malati a sospetto di contagio provenienti dalle imbarcazioni che giungevano in loco per i traffici commerciali. In tempi più recenti ha ospitato la caserma della Guardia di Finanza e attualmente un Museo delle Conchiglie. Aperto da aprile a settembre (Via Torre 75, tel.: 0541 343746), il museo raccoglie un’interessante collezione con esemplari provenienti da tutte le parti del mondo, con bellissimi esempi di conchiglie, molluschi, scheletri di organismi marini, madreporari, echinodermi, crostacei, corazze di tartarughe. Tra i pezzi più importanti figurano alcuni nautili dell’Oceano Indiano, tritonidi, ostriche perlifere e le rare navicelle utilizzate dall’argonauta per l’incubazione delle uova. Lo straordinario patrimonio naturale custodito all’interno della Torre Saracena, è un bellissimo modo per immergersi nel mondo che si nasconde tra le onde del mare e per scoprire la complessa evoluzione dei minuscoli abitatori del mondo sommerso.

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