Il Palazzo del Podestà di Fano si affaccia su Piazza XX Settembre, nel cuore della storia e del presente della città. Edificato nel 1299, il Palazzo si presenta con un portico in pietra viva di cinque arcate a tutto sesto su cui si leva la facciata con quattro grandi quadrifore, ricostruite nel XIX secolo su disegno di Luigi Poletti, progettista del Teatro della Fortuna. Le nicchie al centro dell’edificio accolgono le immagini protettori di Fano: San Paterniano al centro, risalente al XIV secolo, con San Fortunato e Sant’Eusebio ai lati, realizzati nel XVI secolo come la raffinata cornice in pietra che raccoglie le tre figure in un elegante trittico. Una particolarità del palazzo è data dal fatto che la parte inferiore è stata edificata in pietra viva, con modanature curate nelle basi e nelle cornici d’imposta dei pilastri e degli archi; mentre la parte superiore è costruita completamente in laterizi con la sola eccezione delle colonnette in pietra delle quadrifore e degli antichi stemmi dei Podestà, purtroppo molto erosi dal tempo. La merlatura classicheggiante dell’elaborato cornicione del Palazzo invece, è un’aggiunta ottocentesca. Al suo interno si trova oggi il neoclassico Teatro della Fortuna, edificato tra 1845 e 1863 da Luigi Poletti in sostituzione di quello seicentesco del fanese Giacomo Torelli. Sul pilastro angolare di destra spicca l’epigrafe che riporta i nomi di Papa Bonifacio VIII e di Bernabò di Lando, primo Podestà di Fano, con la data del 2 di maggio 1299. Durante il periodo più aspro e difficile delle libertà comunali all’interno del Palazzo del Podestà si riunì spesso il Gran Consiglio dei capi famiglia per discutere e decidere delle alleanze, delle pace delle guerre che decisero le sorti della città. La Torre Civica è stata costruita nel 1950 in sostituzione del settecentesco campanile di piazza, semidistrutto nell’agosto del 1944 dalle mine delle truppe tedesche in ritirata.

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