La Chiesa di Santa Maria di Antico di Maiolo, meta di frequenti pellegrinaggi da parte dei devoti è il complesso monumentale più importante di tutta l’area. Questo “forziere” d’arte sacra, risalente al IX secolo, custodisce dei veri e propri capolavori; oltrepassando il portale del XV secolo, sormontato da una lunetta in pietra d’Istria che rappresenta un Auxilium Christianorum di grande suggestione, si è accolti da un ambiente chiaro, ordinato, che rivela interventi tardo settecenteschi, in contrasto con la struttura esterna decisamente più antica. Entrando si trovano una bella pila acquasantiera del XV secolo e un meraviglioso presbiterio in stile brunelleschiano, con 128 rosoni scolpiti uno diverso dall’altro. La Chiesa di Santa Maria di Antico custodisce, all’interno di una teca in vetro posta dietro all’altare, anche una preziosissima statua in ceramica invetriata, datata attorno al 1440 – 1450, unica nel suo genere, che rappresenta la Madonna con bambino sorretto in braccio di grandezza naturale, ad opera di Luca della Robbia – artista attivo per un breve periodo nel territorio di cui si trova un’altra preziosa ceramica all’interno del Castello di Gradara – oltre ad alcune tele del XVII secolo del pittore Gian Giacomo Pandolfi, tra cui una magnifica Visitazione e altre tele di pittori marchigiani, tutte recentemente restaurate; da notare anche l’organo a canne del XVI secolo. Non lontano da qui si trova il romantico Castello di Antico.

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