Il Museo Paleontologico Comunale di Mondaino raccoglie alcune delle testimonianze più antiche del territorio. Ospitato al pian terreno della Rocca Malatestiana dal 1981, espone un vasta raccolta di fossili risalenti al periodo miocenico (circa 5 milioni di anni fa) di numerose specie vegetali e animali, in particolare ittioli, rinvenuti nel territorio di Mondaino. I diversi scavi nel territorio hanno fatto venire alla luce reperti di molte varietà di pesci, alcune molto rare, oltre a fossili di molluschi, echinodermi, reperti di vegetali terresti e per rari resti di uccelli. Il percorso è accompagnato da un apparato didattico, con pannelli e plastici, che fornisce spiegazioni sul patrimonio paleontologico locale in relazione con le vicende geologiche della regione, spiega il fenomeno della fossilizzazione e illustra l’evoluzione dei pesci. Il Museo Paleontologico Comunale ospita inoltre una sezione dedicata alla produzione delle maioliche mondainesi. Questa recente sezione del museo è nata a seguito di scavi stratigrafici iniziati nel 1995 che hanno dato alla luce diversi frammenti di maioliche e scarti di produzione, confermando così l’ipotesi di una fornace locale. Scavi successivi hanno ulteriormente suffragato questa tesi, facendo emergere alti siti di produzione di ceramiche nel comprensorio mondainese, con reperti che risalgono ad un periodo compreso tra il XIV e il XVII secolo. Mondaino divenne noto come centro di produzione e commercio delle ceramiche durante il XV e il XVI secolo; i ritrovamenti degli scavi hanno inoltre consentito un’attribuzione certa alle fabbriche mondainese di importanti maioliche erroneamente attribuiti a produzioni pesaresi o, addirittura, veneziane. L’apparato didattico presente nelle sale illustra le principali fasi di produzione delle maioliche che assieme all’allestimento degli strumenti dei ceramisti fornisce una spiegazione completa e suggestiva di questa nobile arte. Uscendo dal museo ci si trova sulla bellissima Piazza Maggiore, dall’architettura davvero particolare, da cui si diparte anche la strada principale del paese, sulla quale si affacciano la settecentesca Chiesa di San Michele Arcangelo e il secentesco ex Convento di Santa Chiara.

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