La Chiesa di Sant’Agostino di Pesaro fu edificata nell 1258 e intitolata a San Lorenzo Martire; dal 1282 fu officiata dagli Eremitani dell’Ordine di Sant’Agostino che, durante il XIV secolo decisero di ampliare chiesa che fu trasformata in stile gotico, gusto dominante dell’epoca: a questo periodo risalgono la torre campanaria e il magnifico portale ogivale in pietra d’Istria e marmo rosso, costruito tra il 1398 ed il 1413 per volere di Malatesta dei Sonetti. Riccamente decorato di fregi, bassorilievi e colonnine, ai suoi lati compaiono due leoni, motivo iconografico malatestiano che si ritrova anche presso le Chiese di San Francesco (ora Santuario della Madonna delle Grazie) e di San Domenico, tutte edificate durante il periodo malatestiano. Le forme attuali sono invece dovute alla radicale trasformazione settecentesca che, dell’antica facciata in gotico ha conservato solo il portale. Al suo interno sono conservate alcune notevoli opere, come lo straordinario coro del tardo Quattrocento in noce decorato a tarsie pittoriche, realizzato per celebrare l’avvento della signoria sforzesca. Tra i fregi compaiono infatti anche i ritratti di Costanzo Sforza e della moglie Camilla d’Aragona. Le 32 tarsie rappresentano vedute del territorio dove compaiono architetture costruite o rinnovate sotto gli Sforza. Sugli altari  si incontrano tele come l’Annunciazione di Palma il Giovane, San Nicola da Tolentino del Pomarancio, Santa Rita di Simone Cantarini e una bella Sacra Famiglia di Giangiacomo Pandolfi. Alzando lo sguardo si viene catturati dal bellissimo organo settecentesco, opera del celebre Gaetano Callido, che ha realizzato alcuni dei più prestigiosi organi dell’epoca, caratterizzati dalla purezza e dalla delicatezza del loro suono, a cui fu affidato anche il restauro degli organi della Basilica di San Marco a Venezia.

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