Palazzo Olivieri di Pesaro è il prestigioso palazzo nobiliare che ospita nei suoi spazi la Fondazione Rossini, edificato nel 1749 per volere di Annibale degli Abbati Olivieri – personaggio illustre della cultura pesarese che, con le sue donazioni, diede vita alla Biblioteca Oliveriana. Il progetto del Palazzo fu affidato al pesarese Gian Andrea Lazzarini che oltre a disegnarne le forme ha realizzato, assieme ai suoi allievi, i decori interni. Nella Sala dei Marmi la verosomiglianza con la materia realizzata nei marmorini di scagliola colorata è davvero impressionante; alle pareti invece, una serie di dipinti riprendono diversi fatti storici della città. Da vedere anche il Tempietto Rossiniano, con un bellissimo soffitto decorato con motivi pompeiani; qui si trovano alcuni prestigiosi autografi delle opere messe in scena dal grande maestro. La Fondazione Rossini custodisce inoltre numerose onorificenze ricevute dal Rossini nel corso della sua vita da sovrani, governi ed associazioni di tutto il mondo. Tra le tante suppellettili e opere spiccano il dagherrotipo del grande fotografo parigino Nadar e il ritratto di Gustav Doré, autore delle famose incisioni che, nel Settecento, andarono ad illustrare una preziosa edizione della Divina Commedia di Dante Alighieri. Nel 1884 Palazzo Olivieri fu acquistato dal Comune di Pesaro e gli spazi furono destinati al Liceo Musicale Rossini. Questo richiese lavori di riqualificazione e restauro al palazzo; in quell’occasione fu aggiunta un’ala alla destra dell’edificio dove sorse il Salone Pedrotti destinato ai concerti. La facciata settecentesca di Palazzo Olivieri venne ampliata e fu creato un secondo ingresso identico a quello originario disegnato dal Lazzarini, sovrastato da una balconata in pietra.

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