L’Anfiteatro Romano di Rimini fu scoperto agli inizi degli anni ’60, portando alla luce quello che resta di questo antico teatro, eretto nel I sec. d.C. probabilmente per volontà di Augusto nell’ambito del suo progetto di sviluppo urbanistico e culturale della città di Rimini a pochi passi dall’antico foro romano (l’attuale Piazza Tre Martiri). I resti attuali mostrano l’originaria forma semicircolare, che all’epoca si estendeva su un diametro esterno di circa 80 metri, mentre all’interno la lunghezza della scena misurava circa 23 metri. La cavea, completamente autoportante, era sostenuta da murature radiali e concentriche, costruite in malta con laterizi a vista, con corridoi di accesso coperti da volte a botte che conducevano alle gradinate. Degli apparati scenici non è rimasto praticamente più nulla, eccetto il fusto di una colonna alto più di 4 metri e alcune decorazioni architettoniche in marmo. Se le condizioni attuali non consentono di utilizzarlo ancora per la sua funzione, suggeriamo comunque la visita per rivivere la suggestione della Rimini antica, che già si sviluppava in un fermento di voci e culture assegnando alla città il suo carattere aperto e accogliente.

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