Palazzo Gambalunga di Rimini ospita una delle più antiche ed importanti biblioteche pubbliche d’Italia. Questo sontuoso palazzo fu fatto costruire da Alessandro Gambalunga tra il 1610 e il 1614, nella strada principale dove risiedevano i nobili riminesi. L’eleganza dello stile si nota appena varcato il grande portale da cui ci si affaccia su una bella corte con al centro un pozzo del settecento in pietra d’Istria. Girando per il cortile ci si imbatte in numerosi marmi dedicati a riminesi illustri e da qui si può accedere alla Cineteca e alla Biblioteca dei ragazzi. La passione per i libri apparteneva allo stesso Alessandro Gambalunga, attento collezionista, che all’ultimo piano del palazzo aveva anche un piccolo studiolo per la loro rilegatura.

Palazzo Gambalunga fu donato dallo stesso proprietario con lascito testamentario al Comune, nel 1619, insieme alla biblioteca che all’epoca era collocata al pian terreno, dov’è rimasta fino agli anni ’70 quando, a seguito di un’importante ristrutturazione, la Biblioteca Comunale di Rimini è stata collocata al piano nobile; in questi spazi anticamente si trovavano gli appartamenti di Alessandro e della moglie Raffaella Diotallevi. Tutt’ora possiamo ammirare gli arazzi, i broccati e i dipinti sottolineano con cui fu arredato il palazzo dove spesso si incotravano anche eruditi e letterati. Nei piani superiori assieme ai nuovi servizi della biblioteca multimediale, si trovano le quattro sale storiche (tre del secolo XVII e una del secolo XVIII), con gli arredi e i fondi bibliografici originali.

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