Il Ponte di Tiberio di Rimini costruito sul fiume Marecchia tra il 14 e il 21 d.C., è uno dei più notevoli ponti romani superstiti. Iniziato durante l’impero di Augusto, è stato completato sotto il regno di Tiberio da cui ha preso il nome. Costruito in pietra d’Istria, la struttura si snoda su cinque archi a tutto sesto i cui piloni sono decorate con edicole cieche. La grandezza degli archi varia in maniera crescente man mano che ci si sposta verso il centro, dove troviamo l’arco più grande. L’ottimo stato di conservazione è evidente dal parapetto in marmo, praticamente integro, su cui è ancora possibile leggere iscrizioni romane. Nonostante i suoi oltre duemila anni, è tuttora interessato dalla viabilità urbana – ad esclusione dei mezzi pesanti – ed è anche l’unico ponte riminese ad non essere crollato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il ponte unisce Borgo San Giuliano al centro storico, costituendo una linea retta fino all’Arco d’Augusto. Da questi due punti si dipartivano infatti due importantissime vie consolari: dal Ponte di Tiberio partiva la via Emilia che arrivava fino a Piacenza e, dall’Arco di Augusto, la via Flaminia.

Nel breve tragitto che separa queste meravigliose testimonianze della grandezza architettonica e storica dell’impero romano, si incontrano altre sorprese, come la Chiesa di Santa Maria dei Servi, il Palazzo dell’Arengo, fino a Piazza Tre Martiri, con i suoi palazzi, il portico della pescheria e la fontana… da qui possiamo decidere se svoltare lungo Via IV Novembre verso il Tempio Malatestiano, o proseguire ancora lungo Corso Augusto, fino all’Arco. Nei pressi del Ponte, troviamo anche il Parco XXV Aprile, ottima meta per una piacevole sosta tra una pedalata e l’altra o per gustarsi una piadina, seduti nel verde.

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