Il Museo Storico Archeologico (MUSAS) di Santarcangelo è uno dei musei più giovani della Provincia. Inaugurato nel 2005 è ospitato all’interno del seicentesco Palazzo Cenci, nella parte alta del borgo medievale, si affaccia sulla bellissima Piazza delle Monache. Il Musas è stato concepito per raccogliere e valorizzare il patrimonio archeologico, artistico e culturale della città e di tutto il suo territorio. La collezione esposta nei cinque piani del palazzo, si compone di testimonianze di varie epoche, a partire dai reperti archeologici, per lo più di età romana, che testimoniano l’intensa attività delle fornaci di queste zone, la cui produzione non si limitava ai laterizi, ma aveva sviluppato una grande produzione di terrecotte per uso domestico e una produzione figulinaria riguardanti il culto dei morti e delle divinità. Ma la parte più importante del museo riguarda senza dubbio il periodo medievale e moderno; epoche che hanno visto la crescita delle attività e dell’importanza di Santarcangelo. Nelle sale dedicate a questi periodi troviamo opere d’arte e suppellettili di provenienza locale, come il magnifico polittico del 1385, opera del pittore veneziano Jacobello di Bonomo che ci è arrivato perfettamente conservato e anticamente custodito nella Chiesa di San Francesco andata distrutta. Sono numerosi i capolavori in mostra al MUSAS e tra questi spiccano anche un dipinto su tavola del ravennate Luca Longhi del 1531 e un dipinto giovanile di Guido Cagnacci, nativo proprio di Santarcangelo. All’interno della collezione trovano spazio anche alcune suppellettili di un altro illustre personaggio di Santarcangelo, papa Clemente XIV. Le opere, acquisite dal Comune nel corso dei secoli, raccontano tantissimi aneddoti dell’intensa storia di questo borgo.

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