L’Oratorio della Morte di Urbino è un piccolo scrigno di tesori dell’arte, custoditi a pochi passi dal Museo Diocesano Albani dietro il bel portale d’accesso finemente intagliato e incorniciato da un monumentale bugnato rustico. Edificata nel 1595, l’Oratorio della Morte era sede dell’omonima Confraternita che provvedeva alla sepoltura cristiana dei defunti meno abbienti. La chiesa si apre su un ambiente semplice, ad aula unica con un bel soffitto a botte, dove spicca l’eleganza e la maestosità della pala d’altare che raffigura la Crocifissione con i dolenti e la Maddalena dipinta da Federico Barocci tra il 1597 e il 1603 inserita in una preziosa cornice disegnata dallo stesso Barocci poi intagliata e dorata dagli urbinati Francesco Amorosi e Valerio Armellino. Ci sono altri capolavori conservati nell’Oratorio della Morte, come la grande tela a tempera con la Gloria di San Filippo Neri, opera di Girolamo Cialdieri, oltre ad opere di Giorgio Picchi.

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