La Cappella Nolfi di Fano è uno dei luoghi di culto più fastosi, se non il più fastoso in assoluto, della cittadina marittima. Il nome lo si deve ai patrizi fanesi Guido e Cesare Nolfi che, dopo il 1604, ne commissionarono le importanti modifiche avvalendosi della collaborazione di vari artisti, compreso l’architetto Girolamo Rainaldi, che realizzo i disegni per la straordinaria decorazione plastica della volta e delle pareti laterali, realizzate poi dallo stuccatore Pietro Solari; i riquadri furono affrescati da Domenico Zampieri, detto il Domenichino, tra il 1618 e 1619, raffigurando sedici episodi della Vita della Vergine di grande raffinatezza e impatto. Sulla parete dell’altare si può ammirare invece la grande tela raffigurante Il paradiso e l’Assunta, realizzata intorno al 1606 dall’anconetano Andrea Lilli, mentre lo sculture Francesco Caporale ha realizzato i busti dei due Nolfi collocati sui rispettivi monumenti funebri. Cappella Nolfi custodisce un altro importante capolavoro, realizzato nel 1613 dal bolognese Ludovico Carracci: una splendida raffigurazione della Vergine in Gloria e i Santi vescovi comprotettori Orso ed Eusebio, posta sull’altare della cappella a destra del prebisterio e affiancata dalle immagini di Sant’Antonio Abate e San Francesco, opere del fanesse Bartolomeo Giangiolini, allievo dello stesso Carracci.

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