La Pinacoteca di Fano fu istituita nel 1898, insieme al Museo Archeologico, nei tre piani dell’ala nord-orientale del Palazzo malatestiano, e raccoglie una delle più pregevoli collezioni di dipinti delle Marche. Al suo interno troviamo opere di scuola locale, di scuola veneta, bolognese e romana, raccolte in un lasso di tempo compreso tra il XIV e il XX secolo. Il percorso di visita inizia dalla Sala del Caminetto, al primo piano, dove si possono ammirare dipinti del XIV e XV secolo, tra cui spiccano il polittico con Madonna e Santi attribuito al pittore veneziano Michele Giambono e la bellissima tela dove compaiono la Madonna e Bambino in trono e Santi, opera di Giovanni Santi. Proseguendo si giunge alla Sala Grande, dove sono esposti quadri databili tra il XVI e il XVII secolo provenienti per lo più da edifici religiosi, tra cui l’inquietante e affascinante L’Angelo Custode del Guercino; il San Nicola di Bari in Gloria di Mattia Preti meglio noto come il Cavalier Calabrese, oltre a pregevoli tele provenienti dalla barocca Chiesa di San Pietro in Valle, come la splendida Annunciazione del bolognese Guido Reni, San Pietro che resuscita Tabita ad opera di Matteo Loves e San Pietro che guarisce lo storpio del celebre Simone Cantarini. Dal questa sala si passa a due salette, una delle quali denominata Saletta del Lavabo per via del lavabo rinascimentale proveniente dall’Abbazia di San Paterniano. Proseguendo sull’itinerario si incontra la Sala Morganti dove si possono ammirare le opere del pittore fanese Sebastiano Ceccarini in compagnia di altri dipinti del XVIII secolo. Il percorso si chiude nell’ultima sala che espone collezione di ceramiche realizzate tra XV e XIX secolo e altre opere contemporanee, con opere di Clemente Alberi, Giovanni Pierpaoli, uno tra i più importanti pittori di Fano della seconda metà del XIX secolo e l’anconetano Francesco Podesti.

Pagina precedente
© 2012 Hospitality Web - info@hospitalityweb.it