Torricella di Novafeltria è un antico castello medievale che si erge ai piedi del Monte della Botticella, noto anche come Mont’Ercole. Il ritrovamento di un’ara sacrificale testimonia origini preistoriche di questo piccolo centro, che ospitò sul suo suolo Sabini,  Umbri Sapinati e  Romani; la nascita della comunità di Torricella è molto probabilmente legata alla presenza del Tempio romano di Ercole, eretto verso la fine del 200 a.C. sul Monte della Botticella che sviluppò una fiorente attività legata all’allevamento del bestiame destinato ai sacrifici ed all’ospitalità da offrirsi ai pellegrini. Durante il medioevo fu molto legato alle vicende della vicina Sant’Agata Feltria, e conobbe così l’avvicendarsi di Federico Barbarossa, Guido Tiberti da Petrella, i Tarlati di Arezzo, i Faggiolani, i Brancaleoni, la Chiesa, i Malatesta, il Valentino ed i Montefeltro, e fu proprio a quest’ultima famgila che si deve il riammodernamento del 1474 della rocca del Castello di Torricella, a Federico III d’Urbino per l’esattezza, come testimoniato da uno stemma in pietra posto sulla porta settentrionale del castello. La facciata che possiamo ammirare oggi, risale invece agli interventi del 1864. Appena fuori dal centro abitato di Torricella, in direzione del borgo di Libiano, imboccando un sentiero nella boscaglia si raggiunge un’ara sacrificale preistorica, costituita da un masso isolato di arenaria sulla cui superficie si trova una vasca più grande, solcata da una scanalatura che si restringe e da cui, con un piccolo salto si passa ad una vasca rettangolare inferiore, con al centro una coppella. Si presume che in origine fosse utilizzata per  a pratiche religiose pagane e che, con l’avvento del cristianesimo, sia poi stata usata per la raccolta di acqua piovana o come pestatoio.

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