Il Museo Diocesano A. Bergamaschi di Pennabilli si trova all’interno dell’antico Palazzo Bocchi di Pennabilli dove, dopo un recentissimo profondo e accurato intervento di restauro, sono state aperte al pubblico oltre 15 sale in cui è esposto ciò che il vescovo Antonio Bergamaschi, corrispondendo ad una direttiva della Pontificia commissione per l’arte sacra, dal 1962 ha raccolto, in termini di opere d’arte e oggetti di valore storico-artistico, dalle Parrocchie della Diocesi di Montefeltro, garantendone la salvaguardia. Disposti tra le sale e gli ampi corridoi nei tre piani del Museo, troviamo mobili, tele, cornici, ceramiche, vasi sacri, reliquiari e pale d’altare che compongono questa preziosa collezione che conta oltre un migliaio di pezzi. Fra gli i maestri presenti spiccano le opere di Benedetto Coda, Guido Cagnacci, G. F. Guerrieri da Fossombrone, Giovan Francesco da Rimini, Marco Catarino di Venezia, Nicolò Berrettoni, Carlo Cignani e maestri delle prestigiose Botteghe di Casteldurante, di quella Romana e Romagnola. Al momento sono esposte solo una parte delle opere che compongo il fondo del Museo ma col proseguire dei lavori di restauro del palazzo, e anche delle opere che ancora ne hanno bisogno, si prevede un ampliamento dell’attività espositiva. La superficie espositiva si estende su tre piani collegati da ascensore e poltrona motorizzata per persone con difficoltà motoria. Davvero accessibile a tutti, questo museo è di grande importanza anche per la comprensione dello sviluppo del territorio del Montefeltro, considerando che molti insediamenti abitativi, anticamente, si svilupparono attorno alle pievi sorte tra il IX e il X secolo, come nel caso di Santarcangelo di Romagna o Misano Adriatico o com’è il caso di altre pievi sparse tra i boschi dei colli.

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