La Chiesa del Convento di San Girolamo di Sant’Agata Feltria è una delle più belle chiese santagatesi, oosta sulla suggestiva cima di un colle all’ingresso del paese e circondata dal verde della rigogliosa vegetazione, da dove svetta il bel campanile romanico dotato di eleganti bifore e di finestre strombate con arco a tutto sesto, che fu restaurato nel 1875 dall’architetto Botticelli Santi. Originariamente era dedicata alla Beata Vergine delle Grazie e fu dedicata a San Girolamo nel 1610 quando la famiglia Fregoso, signori di Sant’Agata Feltria, commissionò la meravigliosa Pala del Santo ad uno dei più importanti pittori e architetti dell’epoca, Pietro Berrettini da Cortona. La pala, ammirabile all’interno della chiesa, raffigura una delicata e vivace Madonna col Bimbo in gloria che sovrasta le figure di San Girolamo, inginocchiato ai piedi della Vergine intento a scrivere posandosi sulla testa del leone accovacciato ai suoi piedi, e di Santa Cristina, anch’ella colta inginocchiata sui resti di un’antica statua in frantumi, che si protende per ricevere la palma del martirio dalle mani del piccolo Gesù. Sullo sfondo appaiono anche le figure di San Francesco e Sant’Antonio da Padova. Il Convento fu officiato sin dai primi tempi dai padri Gerolimini, che si trasferirono qui dopo che una frana nel 1604 distrusse il loro Convento a Fontescarino; di questa località si conserva all’interno della Chiesa anche un’immagine della Madonna di Fontescarino, che la leggenda vuole fosse stata trovata da un contadino mentre arava il suo campo. La Chiesa del Convento di San Girolamo fu edificata tra il 1560 e il 1575, presenta un interno a travatura scoperta, mentre all’esterno si possono ammirare le belle colonnine ottagonali sormontate da un occhio in arenaria. Negli ex spazi conventuali, da pochi anni è stato aperto il Museo Storico delle Arti Rurali, un vero e proprio museo di arti e mestieri nato con l’intento di mantenere vivo l’inestimabile patrimonio rappresentato dalle vecchie tradizioni. Al suo interno troviamo infatti strumenti come pialle e trapani per la falegnameria, oppure coperte e tessuti di straordinaria lavorazione, che riconducono direttamente agli antichi telai e al loro utilizzo. Ma si trovano anche strumenti, paramenti liturgici e ambienti tipici ricostruiti in maniera rigorosa.

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