Montegridolfo è uno dei borghi più belli e più caratteristici dell’intera provincia di Rimini ed è inserito anche nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”, circondato com’è da una natura incantevole e romantica. Montegridolfo è anche uno dei comuni più piccoli della provincia, che dall’alto medioevo, ha mantenuto pressoché inalterato il numero dei suoi abitanti che attualmente superano di poco il migliaio. Conservato e restaurato ottimamente, Montegridolfo ha conservato quasi inalterata la struttura medievale, con le sue alte e possenti mura di cinta, la sua unica porta d’ingresso al Castello, sovrastata dalla Torre, che immette in un dedalo di stradine pittoresche su cui si affacciano gli edifici principali, le chiese, i palazzi e antiche casette. A pochi passi dalla Torre dell’orologio si incontra il Palazzo del Municipio, proseguendo verso il fondo del paese invece troviamo Palazzo Viviani, l’antica dimora dei Gridolfi, signori del borgo, ora elegante albergo-ristorante che sorge sui resti della Rocca. Questo borgo si trova esattamente sul crinale che separa il versante romagnolo dal versante marchigiano. In virtù di questa sua posizione, Montegridolfo è storicamente uno dei castelli maggiormente ambiti per il controllo del territorio che ha visto alternarsi di diversi governi. Sintomatico delle violente contese, fu il saccheggio e la devastazione da parte delle milizie di Ferrantino Novello Malatesta, alleatosi con i Montefeltro contro il cugino Malatesta Guastafamiglia, che nel 1336 provocò gravissimi danni al Castello, rimanendo infine sconfitto. L’anno successivo i Malatesta ne iniziarono la ricostruzione, innalzando e rafforzando le mura di cinta con la tipica struttura a scarpa, e dotandola di quattro torrioni. Il Castello rimase ai Malatesta fino al 1500, quando passò sotto il dominio del duca Valentino Borgia. Sconfitto questi nel 1503, Pandolfo Malatesta vendette il territorio alla Serenissima Repubblica di Venezia, che dopo sei anni lo cedette alla Chiesa di Roma. Durante la Seconda Guerra Mondiale Montegridolfo rientrava nel tracciato difensivo tedesco della Line Gotica, e nelle vallate ai suoi piedi si svolsero i giorni più tragici e violenti che precedettero la liberazione di Rimini e poi dell’Italia intera. Oggi a conservare testimonianze e memoria degli aventi a Montegridolfo si trova un importante Museo della Linea Gotica con un nutrito archivio di materiali. Bellissime anche le chiese e i dintorni del borgo, dove sono custoditi importanti opere d’arte e un paesaggio che trascina e incanta grazie al sul fascino naturale.

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