Novafeltria, fino al 1941 chiamata Mercatino Marecchia, nasce come Comune nel marzo 1907, staccandosi dal Comune di Talamello. Distesa lungo un’ampia ansa del Marecchia, in tempi moderni si è naturalmente sviluppata come luogo per lo scambio e il commercio. Il nucleo originario del paese è però decisamente più antico e risale al 950 circa, quando l’insediamento abitativo si sviluppò attorno alla Chiesa di San Pietro in Culto, durante il processo di evangelizzazione del Montefeltro. Feudo dei Malatesta durante il medioevo, Novafeltria fu retta successivamente dai Conti Segni di Bologna che, nel 1660, fecero edificare la sontuosa villa che è la sede del Palazzo Comunale. Al pian terreno del Palazzo, si trova un piccolo gioiello del liberty: il grazioso Caffè Grand’Italia, che conserva ancora gli arredi originali. Ma non ne è il solo esempio; lungo il Corso si può ammirare il bellissimo Teatro Sociale, anch’esso in un elegante liberty in armonia con l’Art Decò, progettato dall’ingegner Francesco Aurelio Tosi ed inaugurato il 3 Ottobre 1925 con La Bohème di Puccini. Al suo interno si trova ancora il soffitto originale con campiture quadrate a stucchi, vivacizzate da una doppia colorazione rosa e verde. Su Piazza Vittorio Emanuele, cuore del paese, si trova l’Oratorio di Santa Marina, risalente al 1191, splendido esempio di struttura romanica in arenaria, affiancato da un campanile seicentesco a vela. Al centro della  Piazza si trova la fontana, disegnata dall’Architetto Giuseppe Santi Botticelli e costruita dagli Scalpellini F.lli Doddi di Mercatino nel 1897. Il territorio si estende nelle frazioni di Perticara, Miniera, Secchiano, Uffogliano, Torricella e Sartiano.

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